Polonia: 1.700 professori chiedono verità e rispetto per la memoria di Giovanni Paolo II
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1.700 professori hanno firmato l’Appello alla verità e al rispetto in memoria di Giovanni Paolo II. Fanno appello per fermare la diffusione di falsità nei confronti del Papa Polacco. L’appello è stato sostenuto, tra gli altri, da Adam Daniel Rotfeld, Hanna Suchocka, Krzysztof Zanussi, Rettori di Università, esperti di fama mondiale ed ex ministri.
Come si legge nell’appello, professori, ricercatori e docenti sono tenuti a ricercare e trasmettere la verità. Se ne sentono corresponsabili anche come cittadini, perché la verità è il fondamento dei dibattiti pubblici.
Il documento è una risposta alle accuse mosse nei confronti di Giovanni Paolo II. A seguito della pubblicazione da parte del Vaticano del “Rapporto sulla conoscenza istituzionale e sui processi decisionali della Santa Sede nei confronti dell’ex cardinale Theodore McCarrick”, è cresciuto il numero delle accuse contro il Papa polacco. I professori sottolineano che un’attenta analisi di questo Rapporto non indica alcun fatto che possa dar luogo ad accuse contro Giovanni Paolo II.
Nella lettera si sottolinea la differenza tra l’approvazione di un crimine e decisioni errate personali derivanti da una conoscenza incompleta o da informazioni false. È stato chiarito che Theodore McCarrick godeva della fiducia di molte figure di spicco, inclusi i presidenti degli Stati Uniti, riuscendo a nascondere profondamente il lato oscuro e criminale della sua vita.
I professori non condividono l’attacco emotivo, infondato o ideologicamente motivato all’immagine di nessuno, compresa quella del Papa polacco.
Inoltre, i professori sottolineano che S. Giovanni Paolo II ha avuto un impatto positivo sulla storia del mondo, è stato un importante promotore globale dell’idea di libertà delle persone e delle nazioni. “Ha svolto un ruolo enorme nel processo di liberazione delle nazioni dell’Europa centrale e orientale dal dominio dell’Unione Sovietica, è stato il leader spirituale dei polacchi nel periodo di “Solidarność” e della legge marziale (…) Per i cattolici è stato un esempio di santità di vita, per molti fedeli di altre religioni o non credenti, è stato un’ispirazione e un importante punto di riferimento (…) Molte volte ha avuto il coraggio di intraprendere azioni rivoluzionarie, costruendo sempre l’unità, colmando divisioni storiche. Come ad esempio: la visita alla sinagoga di Roma nel 1986, l’invito ai rappresentanti delle principali religioni del mondo ad una preghiera comune ad Assisi, la confessione dei peccati della Chiesa cattolica nel 2000. Un altro gesto epocale, particolarmente importante per noi, è stata la riabilitazione di Galileo, che il Papa aveva anticipato già nel 1979 (…) ”- si legge nell’appello dei professori.
I professori fanno appello a tutte le persone di buona volontà a ravvedersi. Sottolineano che ogni essere umano merita che si parli di lui con onestà, Giovanni Paolo II compreso.
L’appello e l’elenco dei firmatari è disponibile sul sito web dell’Agenzia Cattolica di Informazione:
https://ekai.pl/apel-ludzi-nauki-o-prawde-i-szacunek-w-pamieci-o-janie-pawle-ii
L’appello continua. Qualora altri professori laici (ordinari e docenti) volessero firmare questo appello, possono farlo scrivendo a: apelprofesorow@gmail.com aggiungendo il titolo accademico e il nome dell’università.
La lettera è stata finora firmata da professori di decine di università e centri di ricerca. “E ‘un evento senza precedenti che ha unito la comunità accademica e ha superato le più rosee aspettative” – sottolineano gli organizzatori dell’iniziativa.
Ecco il contenuto completo appello:
Appello degli uomini di scienza alla verità e al rispetto della memoria di Giovanni Paolo II
I firmatari di questa lettera sono persone che lavorano presso università e istituti di ricerca polacchi. Nel nostro lavoro scientifico e didattico siamo tenuti a ricercare la verità e a trasmetterla agli studenti. In quanto cittadini, ci sentiamo anche corresponsabili della verità come fondamento dei dibattiti pubblici.
In questi giorni assistiamo a un’ondata di diffamazioni rivolte a Giovanni Paolo II. Viene accusato di aver coperto atti di pedofilia del clero cattolico e si richiede la rimozione delle sue commemorazioni pubbliche. Queste rivendicazioni hanno lo scopo di trasformare l’immagine di una persona degna del massimo rispetto in qualcuno responsabile di crimini atroci. Il pretesto per avanzare tali radicali richieste è il “Rapporto sulla conoscenza istituzionale e il processo decisionale della Santa Sede riguardante l’ex Cardinale Theodore Edgar McCarrick” pubblicato dalla Santa Sede. Tuttavia, un’attenta analisi di questo Rapporto non rivela alcun fatto che darebbe luogo alle suddette accuse contro Giovanni Paolo II.
Esiste un divario tra il favorire uno dei crimini più gravi e prendere decisioni sbagliate sulle persone derivanti da conoscenze incomplete o addirittura da informazioni false. Il già citato Theodore McCarrick aveva la fiducia di molte persone eminenti, compresi i presidenti degli Stati Uniti, riuscendo così a eclissare il lato oscuro e criminale della sua vita. Tutto ciò fa supporre che le calunnie e gli attacchi infondati alla memoria di Giovanni Paolo II siano motivati da una tesi preconcetta, che riconosciamo con tristezza e profonda ansia. Come scienziati, comprendiamo la necessità di uno studio accurato delle biografie di personaggi storici di spicco. Tuttavia, una riflessione equilibrata e un’analisi approfondita non hanno nulla a che vedere con la distruzione della sua figura per motivi sentimentali, irrazionali o ideologici.
Giovanni Paolo II ha influenzato positivamente la storia del mondo, è stato un importante promotore globale dell’idea di libertà delle persone e delle nazioni. Ai membri dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 5 ottobre 1995, ha detto:
“La libertà è la misura della dignità e della grandezza dell’uomo. Vivere la libertà che individui e popoli ricercano, è una grande sfida per la crescita spirituale dell’uomo e per la vitalità morale delle nazioni“.
Giovanni Paolo II ha svolto un ruolo enorme nel processo di liberazione delle nazioni dell’Europa Centrale e Orientale dal dominio dell’Unione Sovietica, è stato il leader spirituale dei polacchi durante il periodo di “Solidarność” e della legge marziale. Molti connazionali hanno riconosciuto la sua grande autorità anche negli anni successivi. L’insegnamento del Papa polacco conteneva idee che molti cittadini della Repubblica Polacca hanno accolto come decisive durante il referendum di conferma dell’adesione della Polonia all’Unione Europea. Grazie a Giovanni Paolo II, la storia e la cultura polacca nelle loro migliori manifestazioni sono state conosciute in tutto il mondo. Ha parlato con forza alle folle e allo stesso tempo ha esercitato un influsso indelebile sulle persone che lo hanno incontrato personalmente. Per i cattolici è stato un esempio di santità di vita, per molti seguaci di altre religioni o non credenti è stato un’ispirazione e un importante punto di riferimento.
Giovanni Paolo II ha avuto più volte il coraggio di compiere azioni rivoluzionarie, costruendo sempre l’unità, colmando divisioni storiche. Come ad esempio: la visita alla sinagoga di Roma nel 1986, l’invito dei rappresentanti delle principali religioni del mondo a pregare insieme ad Assisi, la confessione dei peccati della Chiesa cattolica nel 2000. Un altro gesto epocale, particolarmente importante per noi, è stata la riabilitazione di Galileo Galilei, che il Papa aveva anticipato già nel 1979, durante la solenne commemorazione di Albert Einstein nel centenario della nascita. Questa riabilitazione, completata su richiesta di Giovanni Paolo II dalla Pontificia Accademia delle Scienze tredici anni dopo, è stato un riconoscimento simbolico dell’autonomia e dell’importanza della ricerca scientifica. Come ha sottolineato lo stesso iniziatore: “Il caso di Galileo può essere una lezione anche per noi, utile in situazioni analoghe che esistono oggi o possono sorgere in futuro“.
L’elenco straordinariamente lungo di meriti e realizzazioni di Giovanni Paolo II è oggi messo in discussione e cancellato. Per i giovani nati dopo la sua morte, l’immagine deformata, ingannevole e umiliata del Papa può diventare l’unica conosciuta.
Facciamo appello a tutte le persone di buona volontà a riflettere. Giovanni Paolo II, come ogni altra persona, merita che di lui si parli onestamente. Calunniando e rigettando Giovanni Paolo II, stiamo facendo un grande danno non a lui, ma a noi stessi. In questo modo dimostriamo di non avere rispetto per i risultati storici e le pagine più luminose della nostra storia moderna. Se tale modo di trattarlo non verrà fermato, rimarranno nella nostra coscienza solo i disastri e i momenti ignobili della Repubblica Polacca, un quadro fondamentalmente falso, ma con tutte le sue conseguenze. E il più serio di questi sarà la convinzione della prossima generazione che non c’è motivo di sostenere una comunità con un simile passato.
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