Outstanding artists in Rome sang an appeal for peace and for life (in EN+IT)
fot. Ks. Tomasz Podlewski_Family News Service
On Tuesday evening on 14th December at the Brancaccio Theatre in Rome, the Festival of the Psalms of David was held, during which the “Psalms of Peace and Reconciliation” sounded. Outstanding artists representing Poland and Israel took part in the event. The concert was initiated by The Ulma family SOAR Foundation is a composition that calls for peace in the world. Life was also the theme of the project.
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La sera di martedì 14 dicembre al Teatro Brancaccio di Roma si è svolto il Festival dei Salmi di David, durante il quale sono risuonati i “Salmi della Pace e della Riconciliazione”. All’evento hanno partecipato artisti di spicco in rappresentanza della Polonia e di Israele. Il concerto inaugurato dalla ‘Fondazione Famiglie Ulma SOAR’ è una composizione da cui sgorga l’invito alla pace nel mondo. Anche la vita è uno dei fili conduttori dell’evento.
The meeting was hosted by Magdalena Wolińska-Riedi, a Polish-Vatican journalist, and special guest Claudio Marchisio, who plays football for Juventus after playing for Italy in international matches.
The festival leaders started with a conversation about peace.
Wolińska-Riedi recalled that “World War II put the whole world in the face of great evil, therefore it is so important to appeal for peace so that it will never happen to us again. It is estimated that thanks to the help of Poles, it was possible to save from 30,000 to 100,000 Jews”.
“There are also young people among football fans, there are children. They are especially important in the call for peace. You can tell them the truth from an early age that the only colours that can differ from us should be the colours of the football clubs,” said Marchisio.
On stage, among others appeared Anna Maria Anders, the Polish ambassador to Italy, representing Poland’s Prime Minister Mateusz Morawiecki. Referring to the difficult history of the 20th century, the ambassador emphasized that “millions of Jews and Poles called for an end to the war. It was a dark time when peace had to be carried amidst the fire of war. Although saving Jews was associated with the death penalty, Poles – which I want to emphasize – for saving Jews, Poles were sent to the camps themselves. They were ready to leave everything and save their neighbours, even of a different nation and religion. Poles are the most numerous group of the Righteous among the nations in the world ”. “This concert is a tribute to those who lived truth and peace, even paying for it with their lives” – summed up the ambassador.
Bogdan Romaniuk, the festival’s general director also took the floor. On behalf of the SOAR Foundation, he thanked the people for participating in the event, which was a tribute to the Righteous.
Romaniuk referred to the tragic history of the Ulmas who lost their lives helping Jews: “The Ulma family and many other people, protecting their Jewish friends,” expressed love by giving their own life. We are making an appeal for peace to those who rule the world. At the same time, we raise these songs as a prayer to God, because, as we read in the Bible in the Book of Jonah – ‘Who knows, maybe he will turn away and God will have mercy, he will turn away from the anger of his anger, and we will not perish?’ Pray that the world would be free from any conflicts armed “- said the director of the Festival.
Rev. Mons. Tomasz Trafny from the Pontifical Council for Culture in the Vatican, representing Cardinal Gianfranco Ravasi, the Israeli ambassador Dror Eydar. Janusz Kotański, the Polish ambassador to the Holy See, also had their time on stage.
In the artistic part of the event, the guests could watch and listen to the performances of many outstanding artists representing Poland and the culture of Israel.
The meeting ended with a joint performance of the artists, and the whole event was appreciated with a standing ovation.
The festival organized in Rome was co-financed thanks to the support of: the Ministry of Foreign Affairs in the “Public Diplomacy 2021” competition, the Ministry of Culture, National Heritage in the “Inspirational Culture 2021” program, the Subcarpathian Voivodeship, the Museum of Poles Saving Jews in World War II, The Ulma family in Markowa, the Institute of National Remembrance, PKN Orlen and the State of Poland Foundation.
The patron of the event was the Pontifical Council for Culture, and the partners of the Embassy of the Republic of Poland in Italy and at the Holy See.
On 24th March 1944, in Markowa in the Subcarpathian region, German military policemen murdered the Ulma family and eight Jews who were hiding there. This day is the National Day of Remembrance of Poles who saved Jews under German occupation.
The Psalms of David Festival was held for the first time in 2016. This initiative, from the very beginning, is part of the mission of the Museum of Poles Saving Jews, consisting in presenting the history of saving Jews by Poles during World War II, Polish-Jewish relations during the Holocaust and disseminating knowledge about the fate of the Ulma family from Markowa.
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L’incontro è stato condotto da Magdalena Wolińska-Riedi, giornalista polacco-vaticana, e da Claudio Marchisio, ex rappresentante della nazionale di calcio italiana e giocatore della Juventus, ospite speciale.
I conduttori del festival hanno iniziato con una conversazione sulla pace.
Wolińska-Riedi ha ricordato che “la seconda guerra mondiale ha messo il mondo intero di fronte a un grande male, quindi è così importante fare appello alla pace affinché non ci accada mai più. Si stima che, grazie all’aiuto dei polacchi, sia stato possibile salvare tra i 30.000 e i 100.000 ebrei”.
“Tra i tifosi di calcio ci sono anche giovani e bambini. Sono particolarmente importanti nell’appello alla pace. Si può dire loro fin da piccoli la verità che gli unici colori che possono dividerci dovrebbero essere i colori delle squadre di calcio” – ha affermato Marchisio.
Sul palco è comparsa, tra gli altri, Anna Maria Anders, Ambasciatore polacco in Italia, in rappresentanza del Primo Ministro Polacco Mateusz Morawiecki. Riferendosi alla difficile storia del XX secolo, l’Ambasciatore ha sottolineato che “milioni di ebrei e di polacchi hanno invocato la fine della guerra. Era un periodo buio in cui la pace doveva essere portata nel fuoco della guerra. Sebbene salvare gli ebrei fosse collegato alla pena di morte, e i polacchi – voglio sottolinearlo –per salvare gli ebrei rischiavano la pena di morte, questi polacchi che venivano loro stessi deportati nei campi di concentramento, erano pronti a lasciare tutto e a salvare il prossimo, perfino se di nazione e religione diverse. I polacchi sono il gruppo di Giusti più numeroso tra le nazioni del mondo”. “Questo concerto è un omaggio a coloro che hanno vissuto la verità e la pace, pagandola anche con la propria vita” – ha riassunto l’Ambasciatore.
Ha preso la parola anche Bogdan Romaniuk, direttore generale del festival. A nome della Fondazione SOAR ha ringraziato le persone per aver partecipato all’evento, che è stato un omaggio ai Giusti.
Romaniuk ha fatto riferimento alla tragica storia degli Ulma che sono stati uccisi per aver aiutato gli ebrei: “La famiglia Ulma e molte altre persone, proteggendo i loro amici ebrei, hanno manifestato l’amore donando la propria vita. Facciamo un appello per la pace a coloro che governano il mondo. Allo stesso tempo, eleviamo questi canti come una preghiera a Dio, perché, come leggiamo nella Bibbia nel Libro di Giona – ‘Chi sa che Dio non cambi, si impietosisca, deponga il suo ardente sdegno sì che noi non moriamo’. Preghiamo affinché il mondo sia libero da qualsiasi conflitto armato” – ha affermato il direttore del Festival.
Sono intervenuti anche Mons. Tomasz Trafny del Pontificio Consiglio della Cultura in Vaticano, in rappresentanza del card. Gianfranco Ravasi e l’Ambasciatore israeliano Dror Eydar. Era presente anche Janusz Kotański, Ambasciatore polacco presso la Santa Sede.
Circa la parte artistica dell’evento, gli ospiti hanno potuto guardare e ascoltare le esibizioni di molti artisti eccezionali che rappresentano la Polonia e la cultura di Israele.
L’incontro si è concluso con una performance congiunta degli artisti, e l’intero evento è stato apprezzato con una standing ovation.
Il festival organizzato a Roma è stato cofinanziato grazie al sostegno di: Ministero degli Affari Esteri nel concorso “Diplomazia Pubblica 2021”, Ministero della Cultura, Patrimonio Nazionale nel programma “Cultura d’ispirazione 2021”, Voivodato della Subcarpazia, Museo dei Polacchi che hanno salvato gli Ebrei nella II Guerra Mondiale ‘Famiglia Ulma’ di Markowa, Istituto della Memoria Nazionale, PKN Orlen e Fondazione Stato della Polonia.
Patrono dell’evento è stato il Pontificio Consiglio della Cultura, i partner dell’Ambasciata della Repubblica Polacca in Italia e presso la Santa Sede.
Il 24 marzo 1944 a Markowa nella regione della Subcarpazia, militari tedeschi hanno assassinato la famiglia Ulma e gli otto ebrei che vi si nascondevano presso di loro. In questa data ricorre la Giornata nazionale della memoria dei polacchi che hanno salvato gli ebrei durante l’occupazione tedesca.
Il David Psalms Festival si è tenuto per la prima volta nel 2016. Questa iniziativa, fin dall’inizio, fa parte della missione del ‘Museo dei Polacchi che hanno salvato gli Ebrei’, e consiste nel presentare la storia del salvataggio degli ebrei da parte dei polacchi durante la seconda guerra mondiale, le relazioni polacco-ebraiche durante l’Olocausto e la diffusione della conoscenza del destino della famiglia Ulma di Markowa.
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