Non sciopero: Un’iniziativa delle donne che sono a favore della vita dal momento del loro concepimento
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A seguito di una interpellanza che chiedeva di chiarire se l’aborto di bambini malati, violasse l’attuale Costituzione, il Tribunale Costituzionale Polacco, con una sentenza del 22 ottobre 2020 (Festa di S. Giovanni Paolo II), ha dichiarato che l’aborto, quando esista un’alta probabilità di danno grave e irreversibile al feto o di una malattia incurabile che ne minaccia la vita, è incompatibile con la Costituzione della Repubblica Polacca, in quanto essa protegge la vita umana (art. 38 Cost.), il rispetto e la tutela della dignità umana (art. 30 Cost.) e tutela contro la discriminazione (art. 32 della Costituzione).
Le reazioni a questa decisione da parte della sinistra progressiva e delle femministe non si sono fatte attendere, con manifestazioni, scioperi e atti vandalici che si sono diretti principalmente contro la Chiesa Cattolica (la quale non ha il potere di interferire sulle decisioni del Tribunale Costituzionale), arrivando persino a impedire l’accesso alle chiese e a interrompere le celebrazioni eucaristiche.
In risposta a queste violente iniziative, il 7 novembre scorso a Cracovia è partita un’iniziativa a favore della difesa della vita dal profilo di Twitter #Nie Strajkuje (Non scipero): “Dipingi un omino all’interno della tua mano, scatta una foto e scrivi perché non stai sostenendo le proteste. Dimostriamo che siamo migliaia. Coraggio”
Si tratta di un’iniziativa partita da donne che sostengono e difendono la vita dal momento del concepimento, in opposizione allo sciopero promosso dagli ambienti femministi.
“Mi unisco all’azione # Non sciopero perché NON sono d’accordo: al linciaggio mediatico delle donne che sono per la vita e delle loro rispettive famiglie, ad insultare i disabili, a devastare le chiese, ad intimidire i fedeli o ricevere auguri di morte dai manifestanti, che dicono di agire per mio conto in questo sciopero delle donne femministe” – ha scritto Marta Piasecka, giornalista di TVP (Telewizja Polska) sui social media.
“Dimostriamo che noi – donne, madri, figlie – siamo PRO-VITA. Quelle signore sgargianti e volgari non ci rappresentano!” – ha dichiarato Anna Maria Siarkowska, parlamentare, sostenendo l’azione.
Anche gli uomini sostengono questa iniziativa a favore della vita: “Signore, grazie per la mia meravigliosa moglie! Entrambi esprimiamo la nostra solidarietà a tutte le donne che testimoniano la verità, la bontà e la bellezza, e soprattutto l’apertura alla vita, subiscono molestie sul lavoro, su Internet e nelle strade”, ha scritto il poeta e giornalista Wojciech Wencel.
L’attrice Patrycja Hurlak ha rilasciato un’ampia dichiarazione su questo argomento. “Per me la questione è chiara: la mia libertà è sempre limitata dalla libertà e dai diritti di un altro essere umano. Non ho il diritto di privare qualcuno della vita solo perché è scomodo per me”, sottolineando che il linguaggio della volgarità e dell’aggressività non è appropriato per entrambe le parti. “Rispettiamoci a vicenda, parliamo concretamente, perché la rabbia e l’odio sono sempre un cattivo consigliere” fa appello l’attrice che raccomanda di recitare la preghiera per la pace proposta dal Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Polacca.
Tłumaczenie powstało na zamówienie Fundacji ŻYCIU TAK im. Niepokalanego Poczęcia Najświętszej Maryi Panny
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