Il Card. Stanisław Dziwisz ha affermato di Wanda Półtawska: la Chiesa e la Polonia le devono così tanto
BP KEP
“Celebriamo l’odierna Eucaristia come espressione di gratitudine della Chiesa e – non esito a dire – dello stesso san Giovanni Paolo II – per la testimonianza evangelica che la Dottoressa ha sempre dato e continua a dare” – ha dichiarato il Card. Stanisław Dziwisz nella Basilica di S. Maria il 3 novembre scorso, in occasione del 100.mo compleanno della Professoressa Wanda Półtawska che cadeva il giorno precedente.
Pubblichiamo il testo integrale del messaggio del Card. Stanisław Dziwisz, Metropolita emerito di Cracovia e Segretario personale di S. Giovanni Paolo II:
Condivido la gioia di tutti coloro che sono oggi riuniti nella Basilica di Santa Maria, nel cuore della città reale di Cracovia. Celebriamo l’Eucaristia nel centesimo compleanno della Professoressa Wanda Półtawska, una persona straordinaria alla quale la Chiesa e la Polonia devono così tanto.
Nella sua adolescenza, la signora Wanda ha attraversato l’inferno delle prigioni e dei campi di concentramento. In questo crogiolo di sofferenza e umiliazione, però, è emerso l’oro del suo amore e del suo servizio. Questo percorso è stato seguito e continuato per tutta la vita dalla Dottoressa come moglie e madre, come medico e docente universitario. Si è dedicata con tutto il cuore e l’anima alla grande causa della difesa della vita umana fin dal suo concepimento. Si è dedicata alla tema della famiglia, per preparare i giovani al progetto della bellezza dell’amore coniugale. Ha insegnato con le parole, con la rettitudine di vita e con un’atteggiamento fermo che non si è arreso al potere sotto la dittatura comunista.
Servendo i valori importanti, è diventata una fedele collaboratrice dell’Arcivescovo di Cracovia, il Cardinale Karol Wojtyła. La loro amicizia e il loro legame spirituale hanno dato vita ad un bene enorme che ha arricchito la Chiesa non solo nella nostra Patria. Non occorre aggiungere quanto Giovanni Paolo II abbia apprezzato la rettitudine, il saggio pensiero, l’esperienza e l’appassionato impegno della Dottoressa nelle grandi questioni che riguardano l’uomo, la famiglia e la società.
Celebriamo l’odierna Eucaristia come espressione di gratitudine della Chiesa e – non esito a dire – dello stesso san Giovanni Paolo II – per la testimonianza evangelica che la Dottoressa ha sempre dato e continua a dare. Ricordiamo in questa Messa anche il suo defunto marito, il professor Andrzej Półtawski, fedele compagno di vita.
Auguriamo alla Centenaria, forza, salute e benedizione di Dio per i prossimi anni di servizio a Dio e all’uomo. Preghiamo con lei, prendendo a prestito le parole del Salmista: “Che cosa renderò al Signore per quanto mi ha dato? Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore” (Sal 116,12-13).
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