Perle del #WYSZYNSKI | L’Amore
fot. episkopat.pl / Istituto del Primate , flickr.com
Tratti da discorsi e scritti del Cardinale STEFAN WYSZYŃSKI, beatificato il 12 settembre 2021, amico di Giovanni Paolo II.
1.
Motore del mondo è l’amore. Solo l’essere umano, l’essere razionale e libero, a cui questa tensione è stata infusa più potentemente, perché a immagine e somiglianza di Dio, può, tuttavia, opporsi alla forza attrattiva dell’Amore di Dio. Allora si avvera il detto di Sant’Agostino: ‘Inquieto è il nostro cuore finché non riposa in te’[i]
2.
L’amore ha in sé questo che, donato all’uomo e ben accolto, produce il centuplo e, attraverso la creazione, si moltiplica ulteriormente, dando vita a nuovo amore. Come da un piccolo seme nascono poi cento chicchi, da un piccolo frutto nasce un albero, e su questo albero – migliaia di frutti, e da queste migliaia di frutti – centinaia di migliaia di semi, e da loro ancora – centinaia di migliaia di alberi e poi – milioni di frutti, così accade con l’amore… L’amore cresce! [ii]
3.
L‘amore deve essere provato come l’oro nel fuoco. Solo un amore piccolo nel fuoco delle prove si sgretola. Un amore grande si purifica e si infiamma. E Dio vuole da noi un amore grande. [iii]
4.
Il vero amore parla poco. Guarda, sorride, agisce discretamente in modo che nessuno se ne avveda, se ne accorga… Esso porta sollievo interiore e libertà reciproca. Innanzitutto l’amore dona libertà perché è libertà. [iv]
5.
L‘amore è estremamente delicato e discreto. Non ama le dichiarazioni e le attestazioni. Semplicemente c’è e persiste. È presente, così come siamo consapevoli della presenza di un Dio amorevole. Questa è la gioia più grande, che Egli esista e che sia Amore. Dio non ce lo ricorda mai e non ne parla. Basta che ci sia.[v]
6
… L‘amore ha sempre fretta. Ha sempre urgenza, vuole “prima”, un pochino prima… Il Venerdì Santo siamo a mala pena riusciti a cantare la gloria della croce: Venite adoremus, e subito abbiamo sentito che essa era più leggera per noi. Non è nemmeno necessario aspettare che ci tolgano la croce dalle spalle. Basta accettarla, ed è già più leggera. L’amore è sempre urgente …Pertanto, Cristo pone fine alla nostra miseria più in fretta di quanto ci aspettiamo. [vi]
7.
…La bontà, così come l’amore, sebbene soddisfino le necessità del cuore, non dicono mai “è abbastanza”, né a chi l’ha sperimentato, né a chi ne è testimone. [vii]
8.
L’uomo attraverso l’amore evolve continuamente. Diventa meraviglioso senza nemmeno saperlo. Dona molto, anche se non ne ha l’intenzione. Opera suo malgrado, anche se non progetta di agire. Attraverso di lui agisce l’Amore di Dio che vive in noi, effuso dallo Spirito Santo. [viii]
9.
Poiché l’uomo ha sempre più bisogno di amore, per ciò stesso ha la possibilità di valutare quanto ne sia necessario agli altri. A me può bastare una piccola dose di amore, altri ne hanno bisogno di più. Le persone litigiose, meschine, arrabbiate e moleste sono il genere di persone che hanno bisogno di molto amore. Evidentemente nessuno glielo ha dimostrato, o per lo meno non nella misura in cui ne hanno bisogno. Hanno un grande bisogno di amore; qualsiasi dose non è sufficiente per loro. Quindi devo superare me stesso, uscire – per così dire – da me stesso per raggiungere quella misura di cui hanno bisogno. [ix]
10.
Per amore il mondo esiste e l’uomo per amore esiste. E se qualcosa esiste, è segno che qualcuno lo ama, che lo sostiene con il suo amore. [x]
11.
Il più grande sconosciuto all’uomo è il cuore. È così meraviglioso che Dio vi aspira. È così potente che può opporsi all’amore dell’Onnipotente. È così insipido che afferra nella sua rete più di una debolezza. È così pazzo che può distruggere ogni felicità e ogni ordine. È così fedele che non riesce a scoraggiarlo neanche l’infedeltà perversa. È così ingenuo che si lascia ingannare da qualsiasi dolcezza. È così capiente da contenere in sé tutte le contraddizioni. E ciò in quasi tutti gli esseri umani, e ciò quasi in un batter d’occhio… Ma l’uomo è cento volte più meraviglioso, perché lo può dominare.
E Dio? È l’unico che conosce le strade per la parte più segreta del cuore. Ed è per questo che, sulla croce, l’uomo ha aperto il Cuore di Dio per conoscere i Suoi “pensieri” – cogitationes. [xi]
12.
Aprite la porta del cuore umano e vi convincerete che più del nostro pane quotidiano, esso ha bisogno di amore; senza pane si può in qualche modo sopravvivere all’inverno, ma senza amore non si può. [xii]
13.
Siamo nati per amore e attraverso l’amore tendiamo a Dio che è Amore. [xiii]
14.
…Ovunque è necessaria un’atmosfera di grande amore, di fede e di fiducia. In famiglia e in parrocchia, a scuola e all’orfanotrofio, all’asilo, ovunque. Cosa ce ne faremmo di scuole meravigliose se non in esse non vi fosse né cuore né libertà, se non ci fosse posto per Dio? Cosa ce ne faremmo di asili splendidi se non ci fossero in essi persone con un cuore materno? [xiv]
15.
Quasi tutte le opere in cui è coinvolto l’amore sono difficili, perché l’amore, sebbene meraviglioso, non è facile. Amare bene non è facile! Mostrare amore è difficile! Vivere nell’amore – oh! è un compito che richiede una grande cultura personale. Per organizzare la vita sociale nell’amore, sono necessari soprattutto i sacrifici e le rinunce di coloro che la vogliono organizzare così. [xv]
16.
Ogni momento può e deve essere riempito d’amore. Da come riempiamo d’amore ogni momento, dipende il valore della vita e la sua grandezza. Se si prolunga, è per la speciale bontà di Dio, che ci dona ancora momenti per riempirli d’amore. [xvi]
17.
L‘amore è come un fiore. Il fiore si sviluppa, non può frenare la sua potenza di sviluppo. L’amore diventa anche più potente nell’uomo. Se è così in ogni essere vivente, nel giglio del campo, nell’erba che oggi c’è e domani verrà gettata nel fuoco, quanto più in noi, una piccola fede, può diventare potente. A volte diventa così grande che – come sappiamo dalle vite dei santi e forse non santi – non si può dominare o trattenere, non si può limitare, deve svilupparsi. [xvii]
18.
Caratteristica dell’amore è che sebbene sia pieno di gioia e non abbia bisogno di nulla, desidera comunque donarsi. L’uomo che ama rivela il suo amore; l’uomo amato rivela la sua gioia, sorride a tutti; l’uomo che ama ed è amato desidera che questo amore si manifesti all’esterno. E che dire del Santissimo Amore, che è Dio! [xviii]
19.
Solo l’amore dà la vita. L’odio porta al cimitero. L’amore porta a una nuova vita. [xix]
20.
C‘è un principio morale che unisce tutti: “ama e fa’ quello che vuoi“, cioè – cerca di interpretare tutto quello che fai, tutto quello di cui ti occupi, attraverso l’amore; cerca di animare con l’amore ogni parola, ogni sguardo, ogni movimento. Perché anche se la fede viene meno, anche se la speranza impallidisce, l’amore invece non cessa. [xx]
21.
L‘amore deve essere il nostro stile di vita. Dobbiamo rispondere con l’amore a tutte le dottrine dell’odio. Perché vince chi ama, non chi giustifica solo saggiamente le sue dottrine, perché esse passano, mentre l’amore permane. [xxi]
22.
Non saremmo al mondo (…) se Dio Padre non avesse amato per primo ciascuno di noi. Ti ha amato prima che tua madre ti vedesse tra le sue braccia, prima che ti stringesse al suo seno. Sappi che il suo amore per te non è stato il primo, ma quello del Padre celeste, che ha instillato il suo amore nel cuore di tua madre e lei te lo ha solo trasmesso. [xxii]
[i] Miłość I, (Amore I) 25.
[ii] Ivi, 28.
[iii] Ivi, 73.
[iv] Ivi,266.
[v] Ivi, 266.
[vi] Miłość II, (Amore II) 8; Matka Syna (Madre del Figlio), 110.
[vii] Miłość II, (Amore II), 25.
[viii] Ivi, 55.
[ix] Ivi.
[x] Kazanie w uroczystość Zesłania Ducha Świętego. (Omelia nella solennità di Pentecoste). Laski, 13 giugno 1943. Dattiloscritto.
[xi] Stoczek Warmiński, 1 giugno 1954, Zapiski (Appunti), 75.
[xii] Ivi.
[xiii] Przemówienie w uroczystość Narodzenia Najświętszej Maryi Panny oraz z okazji 500.lecia miasta. (Discorso nella solennità della Natività della Beata Vergine Maria e nel 500 ° anniversario della città). Skierniewicze, 8 settembre 19157. KP 3, 5.
[xiv] Trzeba nam bohaterów na miarę Jana Bosco. (Abbiamo bisogno di eroi del livello di Giovanni Bosco) Varsavia, Basilica del Cuore di Gesù, 31 gennaio 1960. Wielka, (Grande) 259.
[xv] Mirabilis Deus in Sanctis suis! Laski, 19 maggio 1961. KP 8, 249.
[xvi] Do mego ojca… (A mio padre…) Varsavia, Cappella dell’abitazione del Primate, 1 aprile 1963. KP 14, 8.
[xvii] Aperiatur terra et germinet salvatorem. Varsavia, 23 dicembre 1964. KP 18, 401.
[xviii] Wynaturzenia ojcowskie w kolebie chrześcijaństwa Polski. (Degenerazione paterna nella culla del cristianesimo polacco) Gniezno, Basilica del Primate, 1 gennaio 1965. Ivi, 7.
[xix] Pierwszy Apel Jasnogórski nowego tysiąclecia „Mandatum novum”. (Primo Appello di Jasna Góra del nuovo millennio “Mandatum novum” Jasna Góra, 3 V 1966. Głos, 203.
[xx] Discorso agli artisti teatrali di Varsavia. Varsavia, abitazione del Primate, 10 gennaio 1971. Ivi, 50.
[xxi] W pierwszej świątyni Matki Kościoła – w Polsce (Nel primo santuario della Madre della Chiesa – in Polonia). Kalisz, 13 ottobre 1972. KP 41, 140.
[xxii] „Czas to miłość. (Il tempo è amore) Jasna Góra, 15 VIII 1979. Głos, 442.
Prosze o tlumaczenie na polski lub francuski. Portal to polskifr a nie polski.it