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Padre e Pastore #3 | L’inizio del ministero sacerdotale

Family News Service / 23.11.2021
Na zdjęciu m.in. młody ks. Stefan Wyszyński, fot. Instytut Prymasa Wyszyńskiego
Na zdjęciu m.in. młody ks. Stefan Wyszyński, fot. Instytut Prymasa Wyszyńskiego

Il Primate Stefan Wyszyński è rimasto nella memoria dei polacchi come statista, difensore della fede, della libertà della Patria e dell’assoluta dignità umana.


Subito dopo la sua ordinazione, padre Wyszyński divenne vicario presso la Cattedrale di Włocławek. Allo stesso tempo, era redattore diocesano di ‘Słowa Kujawskiego’ (Parola di Kujawski). Lavorò anche come prefetto nell’asilo della fabbrica ‘Celuloza’. Lì venne a contatto con la grande povertà della classe operaia.

“Per diversi mesi sono stato prefetto a Włocławek nell’asilo della fabbrica ‘Celuloza’, di cui oggi scrivono i libri. Accanto alla scuola c’erano enormi edifici di una grande fabbrica con i gingilli di macchine di precisione, dove gli operai lavoravano in camice bianco per non sporcare le macchine. Sotto tali colossi si trovava l’asilo – una normale baracca. Per arrivarci e non entrare nel fango fino alle ginocchia, bisognava sollevare in alto la tonaca e saltare di pietra in pietra. Lo facevano tutti, io, gli insegnanti e i bambini. Tuttavia, portavamo così tanto fango che ci sedevamo e studiavamo nel fango. I bambini erano pallidi, emaciati, imbacuccati in tutti gli stracci che si potevano trovare in casa. Di certo ho imparato di più io stesso di quanto sia riuscito a insegnare ai bambini. Ho provato nuovi metodi di insegnamento – non ero un prefetto di professione. Facevo le lezioni con il gesso in mano e divertivo i bambini con i disegni alla lavagna. L’intera lezione era in disegni. Apparentemente è di moda oggi, ma non era così nell’anno di nostro Signore 1924”.

Forse furono proprio queste esperienze che spinsero don Wyszyński ad interessarsi a una nuova disciplina del sapere che stava appena emergendo: le scienze sociali cattoliche.

Espressione di questo fascino furono gli ulteriori studi socio-economici presso la Facoltà di Giurisprudenza e Scienze Economiche dell’Università Cattolica di Lublino, che intraprese contemporaneamente agli studi di diritto canonico. Fin dall’inizio, don Wyszyński partecipava alle lezioni del Rev.do prof. Antonio Szymański sul capitalismo e il collettivismo, sulla legislazione del lavoro, la sicurezza sociale, la teoria delle politiche sociali e la sociologia, e dal quarto anno di studi partecipò a un seminario di studio nel campo delle politiche sociali.

Durante i suoi studi, don Wyszyński partecipava attivamente alle attività dell’associazione “Odrodzenie” (Rinascita). Fu istituito dopo che la Polonia ebbe riacquistato l’indipendenza. Scopo di “Rinascita” era penetrare la realtà temporale con lo spirito del Vangelo.

Fino alla fine della sua vita rimase fedele ai presupposti della dottrina sociale cattolica. Essa si basa sulla comprensione dell’uomo come persona dotata di grande dignità da Dio, che ha i suoi diritti e doveri, ed è un essere sociale. Tale pensiero sull’uomo preclude la degenerazione sia dell’individualismo, che è alla base del sistema capitalista, sia del collettivismo, che governa il comunismo.

Occasione per approfondire la conoscenza dei temi delle scienze sociali e dell’attività della Chiesa fu per don Wyszyński un viaggio scientifico di un anno nell’Europa occidentale, che ha compiuto dopo aver conseguito il dottorato nel 1929. L’area principale dei suoi interessi durante questo viaggio erano le problematiche scientifiche e sociali.

Il tragitto del suo viaggio durato un anno lo ha portato ad attraversare l’Austria, l’Italia, la Francia, il Belgio, l’Olanda e la Germania. Oltre agli studi volti a raccogliere il più ricco materiale comparativo nel campo della metodologia delle scienze sociali cattoliche, don Wyszyński si interessò all’attività cristiano-sociale della Chiesa, al lavoro dell’Azione Cattolica e all’apostolato dei laici.

Le esperienze raccolte durante questo anno di viaggio di studio nei diversi Paesi Europei hanno avuto un grande impatto sull’attività sociale e cristiana che don Wyszyński intraprese a Włocławek. Furono anche un percorso per una comprensione più profonda dei problemi sociali che in seguito incontrò come Primate di Polonia.

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