Giovanni Paolo II poteva non nascere!
Papież Jan Paweł II podczas audiencji generalnej w dniu 29 września 2004 na placu św. Piotra w Rzymie, by Oryginalnym przesyłającym był Radomil z polskiej Wikipedii - Na Commons przeniesiono z pl.wikipedia., CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=2927319
La gravidanza della Sig.ra Emilia, mamma di Karol Wojtyla era a rischio, ma decise di dare alla luce il bambino, nonostante fossero in pericolo le loro vite e le fosse consigliato di abortire. La aiutò e seguì la gravidanza un ginecologo ebreo.
Una vicina di casa della Sig.ra Wojtyla, la Sig.ra Maria Siwcowa, residente a Wadowice, ha testimoniato che quando Emilia era al secondo mese di gravidanza, il Dott. Jan Moskała, allora noto ginecologo e ostetrico, le aveva diagnosticato una gravidanza a rischio, dichiarando che non avrebbe potuto portarla a termine e che il bambino non sarebbe nato sano. Pertanto, le consigliò di abortire, rifiutandosi di continuare a seguire la gravidanza. Questa circostanza è stata confermata anche da due amiche di Wadowice della Sig.ra Emilia, Maria Kaczorowa e Helena Szczepańska.
La conversazione con Maria Kaczorowa fu registrata nel 1985 da Roman Gajczak e la sua deposizione fu inclusa nel libro “Il cuore più vicino. Schizzi della giovinezza di Karol Wojtyła – Giovanni Paolo II”. La Sig.ra Kaczorowa, nel 1985 era forse l’ultima persona rimasta che avesse conosciuto bene la Sig.ra Emilia; era già anziana, gravemente malata, costretta a letto, ma con una memoria di fesso, si legge nel libro.
L’ostetrica di Wadowice, Jadwiga Tatarowa, che si prese cura della Sig.ra Emilia durante la gravidanza, sapeva bene il rischio che correvano entrambi, madre e figlio. Dalla sua testimonianza emerge la sofferenza di Emilia per il consiglio di abortire che il più famoso ostetrico di Wadowice le aveva dato, ed era pienamente consapevole del pericolo per la vita sua e di suo figlio.
L’allora parroco della Basilica di Wadowice, P. Jakub Gil aveva confermato che era stata la fede profonda della signora Wojtyła a far sì che non si decidesse per l’aborto, nonostante il timore per la propria vita e per quella del bambino che portava nel grembo.
Non poteva certo sapere che stava per far nascere un Papa!
Il Dott. Mosała aveva fama di essere un serio professionista, ma anche un noto abortista, tanto che sul muro dell’edificio, dove aveva lo studio, qualcuno scrisse: “Fabbrica degli angeli”.
I genitori di Karol decisero allora di rivolgersi ad un altro medico di origine ebraica, Samuel Taub, che confermò il rischio di complicazioni alla nascita, compresa la morte di Emilia. Tuttavia, non propose l’aborto e accettò di seguire la gravidanza.
Sebbene non esista più la cartella clinica di Emilia Wojtyla e tutte le testimonianze siano orali, tuttavia l’attendibilità dei fatti è data dai testimoni diretti, le cui deposizioni concordano. Inoltre, durante il viaggio di Papa Giovanni Paolo II a Wadowice nel 1979, quando tra la folla scorse la Sig.ra Helena Szczepańska (una della più care amiche della madre), chiese di poterla incontrare e quello stesso giorno, parlò con lei nella parrocchia di Wadowice.
Quello che si celebra oggi non è l’anniversario di un uomo, grande indubbiamente, ma che ha chiuso la sua vita terrena. Il postulatore della causa di beatificazione, P. Sławomir Oder ci ricorda che la sua attività per il bene degli uomini non è ancora terminata. Molte sono le guarigioni per intercessione di S. Giovanni Paolo II. Il Regista Piotr Diubak, in un documentario ha ripreso le due persone che hanno ricevuto il miracolo della guarigione che è stato preso in considerazione rispettivamente per la beatificazione – la francese suor Marie Simone Pierre – e per la canonizzazione – la costaricana Floribeth Diaz, ed altri testimoni di tutto il mondo, sia di miracoli che di cambiamenti personali.
Inoltre, i mutamenti nella storia della Chiesa, dell’umanità, della Polonia e dell’intera Europa determinati dal Pontificato di Giovanni Paolo II non hanno ancora terminato di generare frutti.
Secondo il postulatore, i tre temi principali di Giovanni Paolo II sono stati: la Misericordia di Dio qui e ora; la libertà, che è un dono da ricercare; la consapevolezza della presenza di Dio nella vita dell’uomo e della società, una sfida al mondo che vuole relegare Dio in sacrestia.
Krzysztof Witkowski, direttore del Museo delle monete Giovanni Paolo II a Częstochowa e Artur Witkowski della Zecca Pontificia di Częstochowa hanno annunciato per l’occasione l’edizione della moneta unica – coniata in 27 copie, tanti quanti sono stati gli anni del pontificato di Giovanni Paolo II. I soldi raccolti saranno utilizzati per un grande concerto a Częstochowa e per l’attrezzatura di una locale clinica medica per i senzatetto.
Grazie all’eroismo della Signora Emilia e a suo marito, 101 anni fa è nato Karol Wojtyła.
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