Dichiarazione del Vescovo Wiesław Śmigiel, Presidente del Consiglio per la Famiglia della Conferenza Episcopale Polacca
Bp Wiesław Śmigiel (2012), By Patryk012 - Praca własna, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=19928289
La sentenza del Tribunale Costituzionale sulla tutela della vita, e ora la pubblicazione della motivazione della sentenza stessa, è la prima conseguenza di un progetto civico presentato da un ampio gruppo di cittadini, ma anche una continuazione della precedente linea di diritto in giurisprudenza.
Le considerazioni legali dovrebbero essere lasciate agli avvocati. Tuttavia, a mio avviso, l’essenza del problema non sta nei divieti e nelle pene, ma nella cura della vita dal concepimento alla morte naturale. La questione principale riguarda la vita umana e il suo inizio e la fine terrena. Compito della Chiesa è, soprattutto, formare le coscienze dei credenti perché facciano scelte conformi alla loro fede e riconoscano la santità della vita in ogni fase del suo sviluppo. Tuttavia, a nessuno può essere vietato di cambiare la legge, soprattutto perché sia coerente con la Costituzione polacca.
La semplice attuazione di una legge consolidata non è sufficiente. Oggi i governanti, la Chiesa, ma anche tutti i circoli hanno, soprattutto l’obbligo di prendersi cura dei genitori, delle donne e dei loro figli disabili, affinché in una situazione difficile nessuno sia lasciato solo e senza sostegno. Una donna in uno stato benedetto, è un bene, a condizione che riceva prima il sostegno del padre del bambino e della sua famiglia allargata, ma dovrebbe anche ricevere aiuto spirituale, psicologico, medico ed economico dalla comunità più ampia e dallo stato.
Ci vuole molta prudenza nel fervore della lotta politica per non perdere di vista ciò che è veramente importante.
Tłumaczenie powstało na zamówienie Fundacji ŻYCIU TAK im. Niepokalanego Poczęcia Najświętszej Maryi Panny
Dodaj komentarz